Neuropatia

Se in:

La Naturopatia, branca della medicina biologica, è un metodo di approccio biologico-naturistico alla malattia – o meglio di prevenzione della malattia – che utilizza tecniche e protocolli scientifici allo scopo di ripristinare i livelli delle funzioni vitali dell’organismo per riportarlo al suo normale equilibrio cenestetico, sollecitandone le naturali capacità di autoguarigione.

Attualmente la Naturopatia è ufficialmente riconosciuta in Germania, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Spagna, Francia, Nuova Zelanda, Australia, Canada, USA, Messico, Perù ed in alcuni Paesi del “Terzo Mondo”.
Già da alcuni anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso parere favorevole nei confronti del riconoscimento ufficiale della Naturopatia e raccomanda l’approfondimento scientifico e didattico della stessa.

In Italia le norme legislative in merito fanno riferimento al D.L. n. 115 del 27/01/1992 pubblicato sulla G.U. n. 40 s.g. del 18/02/1992 che adegua il nostro paese alla normativa UE, la quale consente il riconoscimento di vari titoli accademici, purché conseguiti presso un Istituto o Scuola riconosciuta da una nazione della UE. 

Il professionista Naturopata in definitiva, è in grado di aiutare le persone che a lui si rivolgono a mantenere o ritrovare una situazione di armonia, di benessere, di salute. E’ in grado di individuare fattori di debolezza o di rischio costituzionale e di suggerire pratiche alimentari, igieniche e di riequilibrio psico-fisico che permettono di prevenire disarmonie bioenergetiche che, se trascurate, si trasformerebbero in vere e proprie patologie.

Il naturopata è un tecnico della salute che, avendo acquisito un’adeguata preparazione teorico-pratica, può affrontare numerosi e svariati problemi funzionali della salute: disturbi da stress, psicosomatizzazioni, disfunzioni funzionali. L’approccio terapeutico naturopatico è sempre di tipo olistico, perché tiene conto, nel protocollo di anamnesi, dei tratti psicofisici dell’individuo, delle sue caratteristiche fisico-strutturali, psico-emotive e metabolico-nutrizionali (secondo il “triangolo della salute”: Psiche, Soma, Ambiente), considerando e trattando quindi il soggetto nella sua totalità e non come una malattia da sopprimere.

La Naturopatia si avvale anche di tecniche diagnostiche classiche in stretta collaborazione con il medico tradizionale, sia esso il “medico di famiglia” o lo specialista, che possa valutare nel modo più opportuno radiografie, esami del sangue ecc. e tutto ciò nell’ottica di una vera medicina integrata.

Pertanto il naturopata, valuterà le condizioni clinico-funzionali del paziente, lo scheletro, l’assetto vertebro-muscolare, la pelle, l’iride, la lingua, le unghie, le sue abitudini igienico-alimentari, lo stile di vita (alimentazione, ritmo di sonno-veglia, attività lavorativa, attività sportiva, ecc.) ed alla fine proporrà un preciso programma di igiene psicofisica-nutrizionale (attività fisica, massoterapia, riflessologia, tecniche antistress, fitoterapia, etc.).

La figura del naturopata non è quindi alternativa a quella del medico generico ma integrativa-complementare, in quanto può applicare determinate tecniche terapeutiche che il medico generico non conosce; nello stesso modo il medico generico può intervenire con un approccio diagnostico che non è di stretta competenza del naturopata e può integrare il programma terapeutico naturopatico, nel momento in cui le condizioni cliniche richiedano un intervento farmacologico tradizionale controllato.